Il Monte Pasubio rappresenta per noi scledensi una barriera. Una barriera bellissima che offre panorami mozzafiato ma… sempre una barriera. Venerdì ho deciso di sfidarla e, io e la mia fidata Celestina, abbiamo imboccato la strada statale 46 che in ca 20 km e poco più di mille metri di dislivello porta al Passo Pian delle Fugazze che segna il confine tra Veneto e Trentino-Alto Adige. Una bella sfida per me che ho iniziato a pedalare a Luglio 2021 e - ad Aprile 2021 -mi è stato impiantato il pacemaker. Non pago - e con la bici carica con qualcosa che mi permettesse di stare via una notte - sono sceso a Rovereto seguendo la Vallarsa. Sembra facile la Vallarsa… verrebbe da pensare che è tutta in discesa visto che Rovereto si trova ad un’altitudine di 204 metri slm e invece è un continuo saliscendi spezza gambe. Una temperatura di -2 mi ha reso la pedalata tutt’altro che facile. Da Rovereto poi - seguendo la bellissima ciclabile dell’Adige sono arrivato prima a Verona e poi a Vigasio dove un’amica mi ha ospitato. Km 145 e mt 2080 di dislivello. L’indomani - anziché pedalare direttamente verso Schio l’ho allungata un po’ domando i Colli Euganei seguendo un tracciato- in salita e in discesa- sterrato. E in discesa - fantastica sorpresa- ho incrociato che assieme al compagno mi hanno ospitato a casa loro durante la mia Schio-Ostuni. Ancora Grazie ragazzi ❤️. Occhiata e foto di rito al favoloso Castello del Catajo e poi via verso casa. Oggi 165 km e 826 metri di dislivello. Sono al settimo cielo… per me 310 km in due giorni sono tantissimi… Alla prossima Gianluca Puoi seguirmi su Instagram https://www.instagram.com/gianluca_santacatterina/ Strava https://www.strava.com/athletes/12513568 Komoot https://www.komoot.it/user/1812580294941
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